“Siamo stati abituati ad essere scagliati in acqua senza saper nuotare e quando ci dicevano nuota!, non riuscivamo a farlo: ci limitavamo a galleggiare” cita testualmente Andrea Acconcia, studente classe ’91, riferendosi allo studio e lasciando ben intendere che gran parte degli studenti giunti all’università è carente, suo malgrado, di un adeguato metodo di apprendimento. Ciò comporta inevitabili difficoltà che portano al rifiuto dello studio, a non apprezzarlo, a non capirne realmente il valore. Tutto questo non stupirebbe più di tanto, a impressionare ci ha pensato piuttosto la sua intuizione, Metodo Universitario, di cui parleremo oggi.
“Il metodo di studio è una scienza, non un’accozzaglia di consigli della nonna”
Metodo Universitario è uno spazio web universitario di estrema utilità, una sorta di Bibbia tascabile, “dello” studente, perché gran parte del materiale video è ottenibile gratuitamente rilasciando nient’altro che la propria e-mail, e “per” lo studente, perché della Seconda Università di Napoli e dell’Università di Bologna, Andrea uno studente lo è stato e ha vissuto, patito e brillantemente superato, gli intoppi che spesso presenta il cammino studentesco. In seguito, arricchito da un corso presso i migliori professionisti mondiali dell’apprendimento, ha deciso di anticipare parte di queste conoscenze a studenti che potranno poi decidere di prendere ulteriori lezioni dallo stesso Andrea; non ci troviamo insomma davanti alla solita vecchia storia del “io conosco un segreto, pagami e lo dirò anche a te”.
“Fondamentali per un buon metodo di studio” – spiega Andrea – sono la lettura critica, un buon utilizzo della memoria, la gestione dello stress e le strategie d’esame”.
La lettura critica. Ripetere cercando esclusivamente di ricordare ciò che i nostri occhi hanno visto è tanto errato quanto inutile, in quanto solo la comprensione imprime un concetto nella nostra mente, senza che questa svanisca nei giorni successivi. Una volta compreso ciò che si sta studiando, un approccio critico è dunque strettamente consigliabile, offrendoci inoltre la capacità di ampliare la nostra capacità discorsiva.
L’utilizzo della memoria. Il cervello è uno strumento potentissimo che ognuno di noi ha a disposizione così come ne sono comune, in linea di massima, le potenzialità. Per farlo è importante conoscere e applicare le proprietà visive, logiche ed emotive che un’immagine ci trasmette. Tutte possono contribuire al rafforzamento della memoria se sfruttate a dovere.
La gestione dello stress. Spesso studiare troppo non vuol dire studiare bene e una buona programmazione delle ore di studio che la vostra soglia di attenzione permette, è un buon metodo per evitare di piegarvi inutilmente sui libri. “Le fasi o periodi di riposo dallo studio inoltre – puntualizza Andrea – sono tanto importanti quanto le fasi attive ed è per questo consigliabile evitare di massacrare continuamente la nostra mente e concederle, al contrario, anche momenti di tregua”. Trovare il giusto equilibrio, in questo senso, può infatti rappresentare un buon antidoto contro lo stress.
Le strategie d’esame. “A volte un’esame può dipendere da fattori che non riguardano direttamente la preparazione dello studente: presentarsi alla sessione con un abbigliamento decoroso, evitare di ripetere continuamente degli intercalari nello sviluppo del nostro discorso e prestare la giusta attenzione al contatto visivo che si crea con il docente, sono dei fattori che spesso contribuiscono ad una valutazione più elevata”. Dunque, un buon mix di questi aspetti e della dovuta forza di volontà, possono rivelarsi in un’indicazione molto utile di cui i video, accuratamente realizzati dallo stesso Andrea, potranno fornire una spiegazione ancora più chiara.
Metodo Universitario ha già incuriosito e aiutato numerosi studenti in tutta Italia, tanto che i consensi riscossi sui social network sembrano far presagire ad un’ulteriore crescita e visibilità dell’iniziativa. Andrea ha individuato le crepe che a volte può presentare il tradizionale metodo di insegnamento della scuola pubblica e ha deciso ammirevolmente di offrire le sue conoscenze per porvi rimedio. “Se sempre più studenti riescono a sfruttare il massimo del loro potenziale, questo cambia radicalmente l’approccio che abbiamo allo studio e questa cosa può cambiare le regole del gioco”. Non ci è dato sapere se riusciremo a realizzare le nostre aspettative, i nostri sogni, le nostre convinzioni ma, come nel caso di Andrea Acconcia, provare a realizzarli non potrà mai essere una colpa, non provarci sarà sempre una responsabilità.
Fabio Privitera
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