****** ha iniziato un video in diretta. Guardalo prima che finisca
E’ appena scoccato il conto alla rovescia e milioni di Instagramers stanno per tuffarsi nell’esperienza di girare e condividere un video, il tutto rigorosamente live. Era ora – diranno gli appassionati – fin dove si arriverà – diranno quelli come me, che non dubitano dell’utilità e della comodità che permette girare e pubblicare in diretta una clip video ma di come decideremo di sfruttare l’introduzione di questa novità. Ahimè, noi uomini siamo decisamente ripetitivi e potete scommetterci: ancora una volta, ci sfuggirà di mano. Noi siamo fatti così. Abbiamo cucita addosso la tendenza ad esagerare. Sarà così che gli utenti usufruiranno dei video live per i motivi meno esemplari: esporsi, mostrarsi e apparire, credendosi interessanti, spesso a torto, qualche volta a ragione.
Invadenza del social, ridicolaggine dell’atto in sé, trionfo dell’appariscenza. Altro che novità. Il gioco si fa sempre più complesso, le regole sempre più curiose, i partecipanti sempre più famelici di like e attenzioni, disposti a mettere sul piatto parte della propria riservatezza, dandola in pasto a centinaia o migliaia di altri utenti per gran parte sconosciuti, in una sorta di social gossip che è la conseguenza più viziata di questa novità che, ricordatelo: è la cosa più vecchia che ci sia.
Non copritevi di ridicolo e non giocate a carte scoperte la vostra vita. Distinguetevi e lasciate le dirette a momenti e situazioni non personali. Ciò che fate con il/la vostro/a uomo/donna, con le vostre famiglie, con i vostri amici, tenetelo per voi, custoditelo con cura, perché i vostri momenti devono essere per pochi … ma buoni, il resto è massa che si accalca sui vostri dati, sulla vostra immagine e non sulla vostra persona.
Quanto vale la vostra riservatezza?
Chiedetevi questo. Datevi una risposta. Adesso premete REC e decidete se valorizzare o svalutare la vostra unicità: ciò che avete di più personale.
Confido in voi.
Fabio Privitera