Lunedì 12 giugno. Una data come tante, che avrebbe davvero ben poco di memorabile se i miei occhi curiosi non si fossero soffermati su un articolo di una nota testata giornalistica riguardante un “annoso” problema che Centuripe, secondo un “misterioso” corrispondente, avrebbe bisogno e urgenza di risolvere: i bambini che giocano a calcio in piazza Duomo. Tutto questo, che sembrerebbe uno scherzo a qualunque testa pensante, per qualche altra testa ha evidentemente rappresentato realmente una problematica da far attenzionare a chi di dovere. Pensioni basse? Gioco d’azzardo? Istruzione? Cultura? Politica? Affatto, il vero problema di Centuripe, sarebbe rappresentato dai bambini che giocano a calcio. No, non è uno scherzo.
Bambini e adolescenti lo siamo stati TUTTI e tutti abbiamo giocato nelle strade, rotto qualche vetrina, beccato qualche passante, atti che, per carità, andrebbero evitati e nei singoli casi in cui può capitare di esserne vittima, le fanno girare, ma “denunciarli” come lo si farebbe con la delinquenza, fa davvero sorridere … di isteria. Se poi si pensa che la visibilità di questa notizia non è stata minimamente riservata ad eventi che certamente di più ne meritavano rispetto alla lamentela, peraltro estremamente gonfiata e poco veritiera, di un singolo, ( posso garantire, abito a Centuripe ) allora appare chiaro che qualcosa non torna. Anche io mi lamento di molti aspetti e situazioni ma, se queste problematiche non sono COMUNI, non mi sognerei minimamente di scriverci un articolo e proporlo ad una testata che, dal suo canto, non dovrebbe minimamente prendermi in considerazione altrimenti, funzionasse così, nei giornali avremmo gossip di basso rango e non informazione. Vedete, come sto facendo io, esprimere un’opinione, sensata o meno, in uno spazio personale, nel proprio profilo social, è un diritto di cui nessuno può, né deve permettersi di privarci, ma divulgare notizie dello stesso spessore di una fake news dalle pagine di uno dei nostri più noti quotidiani, a me pare vergognoso. Parliamo di reddito minimo, delle difficoltà economiche di questi centri, di soluzioni, approfondiamo le cause e le conseguenze dell’alcolismo, delle droghe ma vi prego … nell’era dell’abuso tecnologico, del blue whale, dei ragazzini con gli occhiali spessi e dall’aria poco sveglia, non venite a parlarmi di bambini che giocano a pallone e che questo sia un problema, o quantomeno non parlatene nelle prime pagine di un quotidiano, altrimenti essere informati è una condizione in cui non ha più senso trovarsi.
Un cittadino centuripino abbastanza informato