Tutti col numero dieci sulla schiena e poi sbagliamo i rigori.
In uno scenario in cui numerosi sono i brani che piacciono e pochi quelli che significano, Nessuno vuole essere Robin, secondo singolo estratto da Possibili scenari, l’ultimo album di Cesare Cremonini, si ritaglia un posto privilegiato quale testimonianza intima del cantautore e indagine profonda dell’uomo che riflettono insieme sulla psicopatologia della società e di chi la vive. Una società sola nell’incapacità di ammettere la propria, fisiologica, fragilità, una folgorante consapevolezza che ha spianato la strada a Cremonini per la composizione del brano. L’origine di questa intuizione – afferma – è il mutismo generazionale che ci vede impacciati nel compiere il gesto più eroico: ammettere di non essere invincibili.
Ti sei accorta anche tu che, in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin.
Desideriamo sempre nascondere le nostre debolezze in questo mondo che non le ammette, cercando di attribuirci super poteri che non abbiamo, illudendoci di fatto, che questo possa renderci più forti, più sicuri, invincibili. Tuttavia poiché la dicotomia tra Batman, o qualunque supereroe dotato di superpoteri, e Robin, in fondo abita ognuno di noi, è importante comprendere meglio il valore morale dell’essere Robin e prendere coscienza del suo ( e nostro) super potere più importante: essere umani, in ogni aspetto che questo stato comporta, anche, soprattutto, quello di aver bisogno degli altri per sopravvivere.
Nessuno vuole essere Robin rappresenta un rifugio in tal senso e un inno all’incontro con gli altri, a cercare con loro un’empatia ( parola chiave dell’album) che ci renda meno soli, più complici, un’utopia che rendiamo tale complicando i rapporti come grandi cruciverba.
Quanti inutili scemi in strada o su Facebook che si credono geni ma parlano a caso, mentre noi ci lasciamo, di notte piangiamo e poi dormiamo coi cani.
E dunque il cane, che oggi cerchiamo di rendere umano con la stessa ostinazione che abbiamo nel considerarci presuntuosamente eroi. Dormiamo col cane piuttosto che cercare in colui o colei di cui avremmo bisogno un abbraccio, quell’abbraccio che potrebbe sì renderci, anche se solo per un attimo, invulnerabili.
Il video ufficiale di Nessuno vuole essere Robin
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