Catenanuova vive ore, giorni, settimane decisive per il proprio avvenire, protagonista di una situazione elettorale decisamente fuori dagli schemi. Infatti solo la lista “Agorà“, del candidato sindaco Carmelo Scravaglieri, ha presentato candidatura, ergendosi a difesa dei diritti decisionali dei catenanuovesi che andrebbero in parte perduti qualora non si raggiungesse il quorum e il comune venisse di conseguenza commissariato.

Il commissariamento è una via che difficilmente promette qualcosa di buono. Non eletto tramite votazione dagli elettori, il commissario di un Comune tende a governare l’ente senza prendere decisioni strategiche importanti, ma portando avanti la sua normale amministrazione. Ciò si traduce in una figura che manca inevitabilmente del pathos civico per poter trainare una comunità in lotta con svariati problemi e tematiche di cui solo diretti interessati del territorio conoscono la reale portata.
Non votare, non votare la lista “Agorà”, significa consegnarsi nelle mani di tecnici sconosciuti, certamente preparati ma non rappresentativi della comunità che andranno ad amministrare, una condizione che non emana sentenze definitive ma proietta inquietanti scenari che nessun cittadino dotato di un minimo di giudizio potrebbe né dovrebbe scegliere. Non è una questione di parti politiche, di partiti, di correnti, è una questione di appartenenza, di fedeltà alla propria comunità, di orgoglio e sana voglia di indipendenza.
I cittadini catenanuovesi saranno chiamati alle urne domenica 10 Giugno. Votare per non precipitare, votare per non perdersi, votare per distinguersi, votare per scegliere, votare per la libertà, votare perché Qualcuno, una volta, disse:
Il cambiamento si fa in cabina elettorale … con la matita in mano.
Catenanuova, vuoi cambiare? Allora vota!
#iovoto, l’hashtag divenuto ormai virale a Catenanuova.
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