Si tratta di un semplice post su Instagram, una foto da un aereo puntata sull’oblò, ne vediamo centinaia simili ogni giorno, eppure se lo scatto in questione viene da un noto esponente politico, nello specifico dal vice premier Luigi Di Maio e la realtà che vivi, Centuripe, è ristretta e soprattutto quasi dimenticata, anche un semplice squillo social, assume un significato ed una portata ben differenti.
Luigi Di Maio è seguito su Instagram da circa 555.000 utenti. Il post al momento registra circa 7000 cuoricini o like, tradotto, la concreta probabilità che tale numero ( destinato a crescere ) sia venuto a conoscenza del nostro paesino, della nostra piccola stella o, come lo ha definito lo stesso Di Maio, di un uomo sdraiato. Ma celata dietro le forme, discutibili, personali e forse proprio per questo affascinanti, rischia di non esserci, presto, una sostanza.
Il fatto di appigliarci alla visibilità di un post sui social di un personaggio noto e della speranza che può rappresentare, la dice lunga sulle difficoltà che ci troviamo quotidianamente, e ahimè, da qualche anno oramai, a fronteggiare. Ci sentiamo dimenticati e il nostro è un urlo che smorza la sua eco già discendendo le colline sulle quali viviamo. La nostra storia, le nostre peculiarità, le nostre bellezze, rimangono sul palmo delle nostre mani e piuttosto che rappresentare la speranza che qualcosa cambi, stanno rischiando di sentenziare che qualcosa non cambierà mai.
Luigi, non ci conosciamo e mi ritrovo già nella condizione di porgerti una richiesta, assurda ma che ho il dovere civico di farti: quella di non dimenticare, anche tu, come tanti altri, quel paesino affascinante che hai visto dall’oblò di quell’aereo, ricordandoti che ricordare ( si perdoni il gioco di parole ) è una dote … ma dimenticare è una responsabilità.
Un centuripino.
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